No matter whether it’s your first foreign language or your fifth, the rules of the Italian language can be really confusing. Plus, there isn’t a whole lot of material out there in Italian that offers comprehension practice targeted at English speakers. That’s why I ask my team to create original content in Italian constantly, like with these recipes and these dialogues.
It’s also why I asked Beatrice Massaro, one of the tutors we worked with during the Not Your Typical Tourist Language Immersion Retreat, to write this article about false friends in Italian. I’ve definitely made a few of the mistakes on her list. (I’ve probably made more of them than I can remember!)
This article is completely in Italian, so if you need assistance with translation, I recommend using both Context Reverso and WordReference as dictionaries.
You can read more about Beatrice and get in touch with her at www.italianoconbeatrice.com.
Buona lettura!
Ho cominciato a insegnare italiano 12 anni fa, e lavoravo prevalentemente con americani. All’inizio il mio inglese non era molto buono, e mi sono successe un sacco di esperienze divertenti e ambigue a causa dei così detti “falsi amici”.
I falsi amici, quando studi una lingua, sono quelle parole italiane che sono terribilmente simili a un’altra parola inglese, ma che hanno significati completamente diversi!!
Per evitare, quindi, di fare errori con gli italiani, di essere frainteso o di creare situazioni imbarazzanti, è bene conoscere almeno quelli più comuni!!
I Falsi Amici Più Comuni
1.) parenti / parents
La famiglia, si sa, è una delle cose più importanti per gli italiani, e allora dobbiamo fare ben attenzione a chiamare tutti con la giusta parola! Se un amico italiano ti invita a conoscere i suoi parenti, preparati! Non sono solo la mamma e il papà, (cioè i genitori), ma dovrai “affrontare” tutta la famiglia: i nonni, gli zii, i cugini, i fratelli e le sorelle, ecc.
E attenzione: si sa che in Italia le famiglie sono abbastanza numerose quindi…preparati ad una lunga giornata!
2.) cocomero / cucumber
Il cibo, dopo la famiglia, è un importante argomento in Italia. Ma attenzione ai falsi amici: se vai in un mercato e vedi uno stand di cocomeri, non devi pensare che i prodotti italiani sono enormi in confronto a quelli americani, sono solo dei comunissimi watermelon!
Se stavi cercando i cucumbers, invece, prova a chiedere dei cetrioli, vedrai che hanno una dimensione “normale”!
3.) caldo / cold
Tutte le persone che arrivano in Italia per la prima volta scoprono questo fondamentale falso amico attraverso un’esperienza sensoriale diretta!
Tutti, infatti, durante la prima doccia italiana se aprono il rubinetto con la lettera “C” di caldo, avranno la sorpresa di avere l’acqua hot! E se invece provano ad aprire il rubinetto con la “F” di fredda avranno finalmente l’acqua cold!
Dopo la prima esperienza, nessuno si sbaglia più!
4.) morbido / morbid
Se un tuo amico italiano tocca il tuo maglione ed esclama: “com’è morbido!” niente panico, non c’è nulla di sbagliato nel tuo maglione, anzi! Sicuramente è di buona qualità proprio perché il tuo amico lo ha apprezzato perché è così soft!
5.) fare senso / make sense
La prima volta che uno studente, dopo un lungo discorso, mi ha chiesto “faccio senso?” non ho potuto fare a meno di scoppiare a ridere!
Stavo ascoltando le sue parole, non stavo assolutamente guardando il suo aspetto fisico e soprattutto lui non era disgustoso o schifoso! Basta cambiare un semplicissimo verbo per cambiare completamente il significato, quello che lui aveva detto “aveva senso” certo, ma lui non “faceva senso”!
6.) noioso / noisy
Confesso una mia grande sorpresa quando lavoravo in centro a Firenze, uno dei primi anni. Un mio studente americano ha detto “questa classe è noiosa!”. Ricordo molto bene come mi sono sentita triste perché cerco sempre di mettere tutte le mie energie per fare una lezione interessante e divertente, poi lui si è alzato e ha detto “Posso chiudere la finestra, così non è noiosa?”.
Ecco, allora, spiegato tutto!
Se vuoi evitare di rattristare l’insegnante è bene dire che la classe è rumorosa a causa del traffico nella strada, e quindi è meglio chiudere la finestra. Se, invece, la classe è noiosa, quindi non è divertente, allora forse la tua insegnante deve davvero migliorare qualcosa nel suo metodo!
7.) fattoria / factory
Una mia studentessa ha realizzato che la parola fattoria non è assolutamente simile a factory, quando alcuni suoi amici l’hanno invitata a vedere una fattoria in Toscana e si è trovata in una casa di campagna con una coppa di contadini che coltivavano frutta e verdura, e molti animali come mucche, cavalli, polli e maiali…
I casi sono due: o le fabbriche in Italia sono molto diverse dalle factories negli Stati Uniti, oppure semplicemente la parola fattoria è completamente diversa dall’inglese!!
8.) camera / camera
La prima volta che in classe ho detto “vado a dormire in camera” gli studenti americani sono rimasti in silenzio perplessi. Forse hanno pensato “è vero che gli italiani sono bassi e piccoli ma…come possono entrare dentro una camera per dormire??”.
Anche se la parola è identica una camera italiana è la stanza in cui dormo, mentre per fare una foto quello di cui ho bisogno è la macchina fotografica!
9.) cantina / canteen
“Noi negli Stati Uniti al college mangiamo spesso in cantina”. Quando una mia studentessa mi ha raccontato questo, visto che non ero ancora mai stata negli USA, ho pensato che fossimo due paesi con abitudini culturali davvero diverse. Le ho spiegato che noi nella cantina (che di solito è nel semi interrato) mettiamo il vino, le biciclette e tutto quello che non mi serve nell’appartamento, mentre gli studenti nella pausa pranzo mangiano a mensa.
Dopo questa breve spiegazione abbiamo aperto il dizionario e…abbiamo scoperto un nuovo falso amico!
Insomma, imparare l’italiano è divertente anche per scoprire quali sono le differenze e le similitudini con l’inglese. E come si può vedere dalla mia esperienza, conoscere i falsi amici fra le due lingue non è utile solo per evitare incomprensioni e fraintendimenti per gli studenti americani, ma anche per gli insegnanti d’italiano…!!
ABOUT THE AUTHOR – BEATRICE MASSSARO
Beatrice Massaro: mi sento fortunata di poter dire che sono una fiorentina DOC, nata nel 1982 e cresciuta nel luogo dove è nata e cresciuta anche la lingua italiana! Ho studiato linguistica italiana e mi sono abilitata per insegnarla agli stranieri; i primi anni della mia carriera ho iniziato insegnando la mia lingua fuori dall’Italia, poi sono tornata a Firenze e…ogni volta che mi sposto in bicicletta per andare da una lezione all’altra e passo davanti a Palazzo Vecchio o attraverso il Ponte Vecchio, penso che non solo gli studenti hanno scelto una bellissima città, ma anche io ho la fortuna di lavorare in un luogo meraviglioso!!