Note: There are two versions of this article, the first is in Italian and the one below it is in English.
I Love IT School ad Orvieto
Il campanello del mio appartamento di Orvieto si è messo a suonare non appena ho infilato in bocca un’oliva verde ripiena.
Mi sono incamminata verso la porta, curiosa di sapere chi potesse essere, dato che conoscevo solo due persone in questa città – un’americana e il padrone di casa.
Quando l’ho aperta, ho visto una giovane e sorridente donna italiana con le fossette sulle guance, che teneva in mano una cartellina verde.
“Ciao! Cher?” Mi ha chiesto.
“Sì, sì,” ho risposto, spostando il nocciolo dell’oliva in un lato della bocca.
“Ciao, sono Laura,” ha detto.
“Ah, Laura!” ho esclamato, ricordandomi della donna con cui avevo scambiato parecchie email per I Love IT School, la scuola che frequenterò per una settimana.
Mi ha allungato la cartellina verde con il mio nome stampato sopra e mi ha fatto un rapido resoconto sui dettagli principali delle mie lezioni.
Dopo un ‘buon appetito’, se ne è andata.
Muri pieni di note di ringraziamento da parte degli studenti passati, mi hanno accolto, mentre salico le scale della I Love IT School, il lunedì successivo.
Laura mi ha presentato la mia nuova insegnante di quella settimana, Emanuela, e mi sono seduta con gli altri due studenti che frequentavano la lezione di conversazione – una dall’Austria e l’altro dalla Germania.
Emanuela ha sorriso allegramente e ha iniziato a spiegarmi un gioco per presentarci e fare al tempo stesso pratica con gli aggettivi in italiano.
Ho imitato i movimenti per le parole ‘eleganza’ e ‘carina’ e lei ha fatto una risata un po’ nasale.
Mi è piaciuta immediatamente.
Si capisce dallo slogan, ‘parla dal cuore’, che la filosofia dietro a I Love IT School è quella di un’esperienza diversa, paragonata alle lezioni più tradizionali che vengono in mente.
Ogni lezione da due ore di conversazione era piena di conversazioni a ruota libera, giochi che richiedevano movimento e incoraggiamento quando venivano commessi degli errori (e sì, se ne sono fatti tanti).
Di solito sono una persona timida per le strade di Orvieto, ma durante le lezioni mi sono sentita a mio agio e riuscivo a fare pratica con i tempi verbali complessi, aggiungendo una buona dose di poesia alle mie espressioni e condividendo il mio punto di vista su ogni cosa, dal Neorealismo ai bei ragazzi.
Al mio livello (B2) e dopo solo dieci ore di corso, non pensavo di vedere un gran miglioramente, ma sorprendamente il venerdì, cioè l’ultimo giorno del corso, sono uscita da scuola sentendomi più sicura del mio italiano e più incoraggiata a continuare a impararlo fino al massimo livello.
Tra tutte le molteplici e utili attività che Emanuela ci ha presentato, la più utile per me è stata quella che Emanuela chiamava ‘digressione’, espressione usata per spiegare cosa succede quando le persone cambiano l’argomento del discorso durante una conversazione.
Ad esempio, potrebbero esserci quattro persone che stanno parlando e la prima persona incomincia a parlare di pesca. Racconta una storia su di lui e suo padre e di quanto spesso andasse a pescare con lui. Dopo aver sentito questa storia, alla persona successive viene in mente quello che faceva di solito con suo padre: il giardinaggio. Alla terza persona, dopo aver sentito parlare di giardinaggio, viene in mente di iniziare a parlare su quanto, nelle ultime settimane, abbia cercato di fare un orto nel giardino dietro a casa. Dopo aver sentito quello, l’ultima persona interviene nella conversazione con un documentario che ha appena guardato sul giardinaggio.
Per farla breve, la digressione è quello che avviene naturalmente nel corso di una conversazione, ma di solito questo esercizio non è messo in pratica durante le lezioni.
Emanuela, avendo molta esperienza nell’ imparare e nell’insegnare le lingue, è stata in grado di scegliere degli esercizi, come quello descritto qui sopra, che fossero adatti al livello dei suoi studenti. Per questo le sono grata.
Secondo me, frequentare I Love IT School con lo scopo di migliorare la mia capacità di fare una conversazione è stato perfetto.
Sono riuscita a veicolare il mio italiano in un ambiente sereno e a imparare alcune cose interessanti sulla cultura italiana (come non importa l’età di un uomo italiano, perché secondo gli italiani, lui sarà sempre un giovanotto).
Oltre al corso di conversazione che ho frequentato, che si chiama Parlando Parlando, I Love IT School offre anche corsi di lingua attraverso tematiche come i film, la moda e la cucina, e anche un corso tradizionale di grammatica.
Se la scuola di Orvieto ti interessa, puoi leggere altre informazioni sui loro corsi qui:
Una nota di onestà: Lo staff di I Love IT School non mi ha pagato per ricevere il mio sostegno, né mi hanno chiesto di scrivere un articolo sulla scuola. Lo faccio perché loro sono fantastici.
Hai delle domande o dei commenti? Scrivili qui sotto!
I Love IT School in Orvieto
The doorbell rang at my apartment in Orvieto just as I had popped a peppery, green olive into my mouth.
I walked to the door, curious as to who it could be, since I only knew two people in this town – an American and the landlord of the apartment.
I opened the door, mid-chew, to see a young Italian woman smiling, dimples in both cheeks, holding a green folder.
“Ciao! Cher?” She asked.
“Sì, sì,” I replied, placing the pit of the olive to one side of my mouth.
“Ciao, sono Laura,” she said.
“Ah, Laura!” I exclaimed, remembering the person who I had been emailing back and forth with from I Love IT School, the language school I would be attending for one week.
She handed me the green folder with my name printed on top and gave me a quick rundown of the major details I needed to know about my class.
After a buon appetito, she said goodbye.
***
Walls filled with notes of gratitude from past students greeted me as I walked up the stairs to I Love IT School the following Monday. Laura introduced me to my teacher for the week, Emanuela, and I sat down with the two other students in my conversation class – one from Austria and the other from Germany.
Emanuela smiled brightly as she began explaining a game to me to introduce ourselves while simultaneously practicing adjectives in Italian.
She laughed, with just a smidge of a snort, when I mimicked the movements for “eleganza” and “carina”.
I liked her instantly.
With a tagline that reads, “speak from the heart”, it’s noticeable that the philosophy behind I Love IT School is a different experience than the traditional setting that may come to mind.
Each two-hour conversation lesson was filled with free-flowing conversation, games that included movement, and encouragement as mistakes were made (and yes, many were made).
While usually shy on the streets of Orvieto, I felt more at ease practicing the language as I experimented with more complex tenses, added dosages of poesia to my expression and shared my viewpoint on everything from Neorealism to handsome men.
At the level I’m at (B2) and after a mere ten course hours, I didn’t expect to see a huge improvement, but on Friday, the last day of my course, I left the school feeling more in control of my Italian and even more encouraged to continue learning to the highest degree possible.
While there were many useful activities throughout the lessons, the most essential for me was something Emanuela called “digressione”, which is a word that explains what happens when people switch from one topic to another during a conversation.
For example, there could be a group of four people speaking and the first starts talking about fishing. He tells a story about how he and his father always went fishing as a child. Upon hearing that story, the next person is reminded of what she and her father used to do together when she was growing up, which was gardening. The next person, after hearing about gardening, starts talking about how they’ve been trying for a few weeks to grow a garden in their backyard. After hearing that, the last person chimes in with a documentary they just watched on gardening.
In short, digression is what happens in the natural flow of conversation, but it’s not often practiced in the classroom.
Emanuela, because of her experience teaching and learning languages, was able to choose exercises like the one described above to fit the exact level of her students, and I’m so grateful to have been in her capable hands.
For me, attending I Love IT School for conversational purposes was perfect. I was able to massage my Italian in a safe environment and learn some extra quirky things about the Italian culture (like how no matter how old an Italian man is, he’s usually considered young).
Besides the conversational course, Parlando Parlando, the school also offers languages courses through topics like film, fashion, and cooking as well as the standard grammar course.
If you’re interested in checking out Orvieto and the school, you can read more about their courses here:
A note of honesty: I Love IT School has not paid me for any endorsement nor asked me to write this article on their school. I’m doing it because they’re awesome.
Have any questions or comments? Let me know in the comments below!